
Workshop di Giovanni Covini
Extracoaching – Il Cinema delle relazioni umane – di Giovanni Covini
AdPersonam è felice di incontrare tutti gli appassionati di relazioni umane e di cinema con un percorso di 6 incontri.
Sei gradi di separazione è un percorso che analizza il solco che il dolore scava fra di noi. Le relazioni umane sono costrette a veri e propri salti mortali per sostenere solitudini, disillusioni e dolori. E la relazione con noi stessi deve affrontare la stessa guerra.
Nel mondo post – lockdown queste distanze rischiano di aumentare e alla voglia di abbracciarci di nuovo non ha fatto seguito altrettanta facilità nel farlo.
Osservare in sei film le distanze che ci separano ha lo scopo di indicarci strade possibili per riavvicinarci e recuperare la relazione umana. Intanto fissiamo una buona notizia: se qualcun altro lo racconta, non siamo i soli a provarlo. Se qualcun altro lo dice, anche lui ha bisogno come noi di essere ascoltato e accolto. Perciò già l’esistenza di storie di separazione ci dice che non siamo soli.
Questi sei incontri sono in realtà sei immersioni nelle solitudini umane raccontate con un amore travolgente, quello degli autori di questi meravigliosi film.
Di seguito, il Programma del Corso:
- Noi e Voi. Lasciare se stessi per appartenere a qualcuno.
Shot Caller – Ric Roman Waugh 2017
2. Yes I Can. Quando la missione diventa isolamento.
First Man – Damien Chazelle 2018
3. La terza falena. La conoscenza che ci separa dal mondo.
A Private War – Matthew Heineman 2018
4. “Suo fratello è morto”. Quando il dolore crea il deserto.
Manchester by the sea – Kenneth Lonergan 2016
5. “Fai quello che è giusto”. Quando l’ideale ci separa per sempre.
A Hidden Life – Terrence Malick 2019
6. La vita vista dai bambini. Storia di un incendio.
Wildlife – Paul Dano 2018
Requisiti richiesti: nessuno in particolare. Nel corso verranno usati termini tecnici che saranno di volta in volta spiegati. Si consiglia un pubblico maggiorenne.
Metodologia: Ci ritroveremo in medias res, nel cuore dei film fin dall’inizio. Verrà sollecitato il nostro sentire, attraverso il rispecchiamento dato dalle immagini e dalle storie. Perché questo tipo di percorso richiede sì di essere capito, ma soprattutto di essere sentito. È una modalità molto aperta al dialogo, alle esperienza che ognuno può – se vuole – raccontare. Questa maggior apertura rispetto agli altri workshop frontali è nella natura di questo percorso: ricucire i ponti.
Obiettivi: Considerare le distanze in diverse direzioni e dimensioni della vita, aiuta a vedere che ci sono realmente, che anche se non le sentiamo o se ne rimuoviamo il dolore, gli altri le sentono e continuano a soffrirne. Valutarle e vederle raccontate ci aiuta a capire che non siamo i soli a sentirle. Che va bene così, perché tutti siamo in queste distanze.
Nel rispetto del viaggio che ogni essere umano compie, in questo percorso osserviamo come alla base delle distanze che si scavano fra noi non c’è in realtà alcuna cattiveria. Spesso la paura, la solitudine, il giudizio interiore, mettono in atto da soli veri e propri progetti di viaggi divergenti dalla comunità.
Il percorso offre a chi lavora in team, a chi si ritrova in momenti familiari difficili, a chi educa, a chi assiste, la possibilità di riconoscere situazioni che vive e ad acquisire su quelle qualche elemento di lettura efficace per ampliare lo sguardo e trovare soluzioni prima non viste.
Per iscrizioni:
giovanni@adpersonam.online
posta@giovannicovini.it
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